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COMITATO LOCALE I.P.A. DI MONFALCONE "OTTOBRE ROSA" "L'I.P.A. CON PITTAPOESIA DIPINGE DI ROSA IL MESE DI OTTOBRE" “La solidarietà è il tratto più luminoso che possiamo lasciare sulla tela della vita.” >>Link |
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| Ringrazio l'Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea per il Premio Accademico Internazionale "Apollo Dionisiaco". e la relativa critica in semiotica estetica dell'Opera "Terre rare" come finalista in arte alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. Un riconoscimento che condivido con il poeta Pierpaolo Freschi, poichè abbiamo partecipato congiuntamente al concorso con il quadro e la poesia ed entrambi sono stati classificati finalisti. Molto gratificante la critica della Prof.ssa Fulvia Minetti Fondatrice dell'Accademia "Giorgio Botto' ispira l'opera pittorica alla poesia di Pierpaolo Freschi nel connubio espressivo di "PittaPoesia" sulla guerra in Ucraina. E la visione di "due vecchi sorreggersi a stento" in un cammino di dolore, tanto esterno quanto interiore, nell'impossibilità di un'individuazione d'inconscio e di coscienza, perchè il nucleo notturno resta scisso e fremente, a scuotere, non trovando significazione l'orrore della guerra. In un atto di partecipazione panica è il cielo, che soffre, mescolando il sangue del tramonto ai rossi riarsi della distruzione, senza catarsi. Il conflitto nega, con l'esistere dell'altro, l'essere stesso dell'uomo." |
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| L’Archivio Monografico dell’Arte Italiana, punto di riferimento per critici, curatori e collezionisti, conserva e promuove i profili degli artisti italiani più significativi, offrendo loro visibilità nel panorama artistico nazionale e internazionale. «Per me l’arte è memoria e testimonianza. Ogni opera nasce da una ferita, da un’emozione, da un ricordo che chiede di essere raccontato. Questo riconoscimento mi onora e mi sprona a continuare a dare voce alla mia terra e alla nostra storia attraverso i colori e la materia.» — Giorgio Bottò |
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| Doppia serata culturale. 16 maggio 2025 ore 17,30 Giorgio Bottò e Pierpaolo Freschi Vi aspettano all'Hotel Major - seguirà alle ore 18 la presentazione del libro "Oltrefrontiera" dello scrittore Giuseppe Colasanto. |
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| Carissimi amici vi aspettiamo all'Hotel Major, il 16 maggio 2025 alle ore 17,30 doppio evento culturale inserito in Go Borderless GO 2025 Gorizia e Nova Gorica Capitali della Cultura Europea. Se non vi interessa l'arte venite per a la cultura e la presentazione del libro di Giuseppe Colasanto, se no venite per bere un bicchiere con noi ... importante è la vostra presenza. Grazie di cuore . |
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| GO 2025, Capitale Europea della Cultura (Gorizia/Nova Gorica). Libreria Bocca a Milano, punto di riferimento della cultura e della storia milanese ed italiana, la più antica libreria d’Italia che ha sede nella prestigiosa Galleria Vittorio Emanuele, accanto al Duomo. La sua origine risale all'inizio del XVIII. La libreria ha avuto sedi a: Parigi, Firenze, Roma, Torino e Milano. Quest'ultima è l'unica ad essere tuttora attiva, sotto la guida della Famiglia Lodetti che la gestisce dalla fine degli anni ‘70. In questo tempio di storia dell’Arte, aperta da 250 anni, si trovano i libri, monografie e cataloghi d’arte più ricercati, molte uniche edizioni, preziose e rare. Massimiliano Finazzer Flory, per GO 2025, all’interno della libreria, ogni sera, alle ore 18, offre una riflessione sui temi dei confini, interagendo con artisti, scrittori, poeti del F.V.G., coinvolgendo Milano per tutta la settimana in corso con ricercati eventi culturali. Ringrazio Massimiliano Finazzer Flory e i titolari della libreria Monica e Giorgio Lodetti, per avermi reso partecipe di questa bellissima iniziativa assieme al poeta Pierpaolo Freschi. All’interno della libreria è stato esposto il mio quadro “Linee di Confine” e la Poesia “il Miracolo del Gelso”. GO 2025, un viaggio da fare, e noi ieri l'abbiamo fatto all'incontrario, siamo partiti da Monfalcone per essere presenti a Milano alla libreria Bocca all'apertura di questa bellissima iniziativa una vetrina per il F.V.G. Alla prima serata la libreria era strapiena, un bellissimo e competente pubblico, ad ascoltare Finazzer Flory Massimiliano e Gian Mario Villalta, direttore artistico di Pordenone Legge, molti ospiti presenti, tra i quali ringrazio l'amica Yilia Miss Cina International 2018, che ha voluto omaggiarci con la sua partecipazione. Le opere esposte ..quadro e poesia ... come anticipato ... sono state realizzate proprio in occasione di GO 2025. L’interpretazione del dipinto riguarda i confini ... popoli divisi in tempo di guerra ... uniti ora nell'amicizia ... nel simbolo di un'Europa unita. Cosa ho voluto rappresentare: La Provincia di Gorizia confina con la Slovenia, ma fino alla Prima Guerra Mondiale era territorio Austro-Ungarico. L’Isonzo un fiume che nasce in Slovenia e sfocia nel nostro Golfo. L’albero Isolato citato da Ungaretti, nella prima Guerra Mondiale era un punto di riferimento tra le linee italiane e quelle Austro-Ungariche, diventò un simbolo di forza e resistenza, tanto che è stato portato in Ungheria ed è diventato monumento nazionale. Il Carso territorio naturale, riportato ai tempi della 1 Guerra Mondiale, che si estende in Italia e Slovenia teatro di grandi battaglie. Gorizia in una nuvola, lontana dall’Italia perchè divisa dopo la 1 Guerra Mondiale, ma vicina al territorio con il suo castello, la rete della transalpina, l’ultimo muro caduto con l’ex Yugoslavia attuale Slovenia. Tutto visto attraverso un tuffo nel passato in una finestra temporale con i vetri rotti. Sul fiume Isonzo scorrono alcuni versi della poesia di Pierpaolo Freschi, dedicata all'albero isolato, “Il miracolo del Gelso”, scritta in lingua sumera con i caratteri cuneiformi, un ricordo agli antichi inventori della scrittura i primi “Bisiachi”. Questo è il mio pensiero e quello di Pierpaolo riassuntivo in omaggio a GO 2025 nel neologismo che abbiamo creato " PittaPoesia". |
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| Tempo di carnevale ... ringrazio la rivista Satirica "La Cantada" per la simpatica pagina che ha dedicato a me e Pierpaolo Freschi. Nel nostro dialetto bisiacco "I Sumeri a Mofalcon" - I Sumeri a Monfalcone. In effetti, come citato proprio alla presentazione della Mostra presso la Galleria Antiche Mura, il Prof. Gennaro Maglie aveva spiegato che anche i Sumeri avevano qualcosa in comune con noi "erano bisiacchi", dal latino "bis aquae", loro vivevano tra il Tigri e l'Eufrate e noi tra l'Isonzo e il Timavo |
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